NON VOGLIO CHE MIO FIGLIO PIANGA!

I bambini hanno bisogno di confrontarsi con piccole frustrazione, un NO è più utile di un SI dettato dal senso di colpa o dal bisogno di sentirsi un ‘bravo genitore’.

Spesso ci confrontiamo con i genitori sul tema del pianto. A volte accade che il genitore cerchi di soddisfare ogni richiesta del bambino per evitare di “FARLO PIANGERE” o perchè non sa quale strategie mettere in atto per farlo smettere di piangere.

Questo atteggiamento in realtà è più DANNOSO che utile e rischia di crescere dei piccoli “tiranni”. È inutile negare che il pianto di nostro figlio scatena in noi una serie di emozioni, sensi di colpa e di pensieri, faticosi da gestire, che a volte ci guidano generando risposte poco adeguate alle loro richieste.

In alcune situazioni, facciamo fatica a capire da cosa derivi questo pianto insistente e cosa fare per trasformarlo in altro.

È fondamentale soddisfare i bisogni affettivi e relazionali, è importante anche però essere consapevoli del fatto che è impossibile soddisfare tutte le richieste di nostro figlio.

Ma le richieste a cui mi riferisco in particolare, sono altre, sono tutte le richieste che i bambini ci fanno durante la vita quotidiana, chi quotidianamente passa il suo tempo con un bambino, sa bene a che cosa mi riferisco!

I bambini hanno bisogno di confrontarsi con piccole frustrazione, un NO è più utile di un SI dettato dal senso di colpa o dal bisogno di sentirsi un ‘bravo genitore’.

A volte vengono detti dei SI alle richieste più assurde… creando nei bambini ‘dei deliri di onnipotenza’ alquanto pericolosi e deleteri per la loro crescita.

Di fronte ad una richiesta del bambino, è importante non dare una risposta di getto, a volte si dice di no anche senza un motivo specifico…

Dal momento che diciamo un no, è importante rimanere coerenti, se la reazione del bambino sarà il pianto, accoglieremo il suo malessere, ci saremo per lui, rimanendo però coerenti con la nostra decisione. In questo modo accoglieremo il bisogno emotivo-relazionale.

Cambiare idea per farlo smettere di piangere, forse ci farà stare bene per qualche secondo, ma in seguito faticheremo di più a gestire le sue reazioni emotive.

Miriam
miriam.cesari@casadellascolto.it