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Stiamo cercando i migliori esperti che possano aiutarvi e aiutarci a rispondere alle domande relative a questo momento complesso che stiamo vivendo

 

Le frequenti domande ricevute da genitori, insegnanti  e non solo, sulle conseguenze e sugli stati d’animo che questo periodo di “forzata reclusione ” e “isolamento sociale ” ha provocato in tutti noi, ha con entusiasmo portato all’idea di organizzare un incontro, rivolto a tutti coloro che si sono posti in un atteggiamento riflessivo e che si sentono di avere molte domande e poche risposte.

 

Stiamo cercando i migliori esperti che possano aiutarvi e aiutarci a rispondere a queste domande! 

 

La domanda che, come Casa dell’Ascolto,  ci ha coinvolti in questo momento è stata: tu che vivi questa situazione e ti senti solo, a volte triste, di cosa hai bisogno e noi cosa possiamo fare per te?

 

Ci siamo fermati a riflettere, in particolare per questo inizio di FASE 2, come ognuno di noi viva, nel proprio intimo, momenti di paura,  ma come occorra anche fare un salto “oltre”, anche in un “altrove” non ancora conosciuto.

In particolare è importante per la funzione educativa che abbiamo sia verso l’altro, sia verso se stessi, domandarsi: “come ci si  può orientare e muoversi, in questo dopo?”?

 

Ogni momento contrassegnato da un dopo è l’elaborazione di un prima, di un esserci stato prima, che richiede, comunque,  una elaborazione e che, inevitabilmente,  ci ha cambiato. 

 

Ogni esperienza ci cambia, ogni esperienza ci fa crescere, ci fa modificare la nostra visione del mondo,  dell’altro,  ma soprattutto di noi stessi. 

 

Abbiamo scoperto di essere in modo diverso da quello che pensavamo:

Più resilienti?

Più insofferenti?

Più fragili?

Più vulnerabili?

Più forti?

 

Arriviamo quindi al concetto di tempo, tanto caro a noi di Casa dell’Ascolto,  da un prima dell’isolamento, al durante l’isolamento,  con tanto tempo, tempo sospeso, tempo vuoto, tempo dedicato,  ad un dopo l’isolamento, più  lungo.  Ogni nostro gesto ed azione richiederà più tempo  ( anche solo partendo dalle regole necessarie per diminuire i contagi).

 

Richiederà più tempo per ogni genitore, per ogni educatore, cogliere le emozioni dell’altro,  non possiamo non essere cambiati sia noi adulti che i nostri figli di qualsiasi  età. 

In questo momento di isolamento sono emersi i nostri bisogni legati all’altro e al contatto con l’altro,  non solo del corpo dell’altro,  ma del suo sguardo,  dei suoi gesti,  delle sue note posture.

 

Abbiamo toccato con mano il bisogno che abbiamo dell’altro e della relazione interpersonale, è stata una inedita scoperta, quasi una rivelazione, scoprire di come l’altro ci sia indispensabile; abbiamo focalizzato l’attenzione, ora,  su un nostro bisogno, a volte sconosciuto,  non solo dei bambini, ma di tutti noi.

 

Nello stesso tempo stiamo sperimentando ansia e paura dell’esterno, paura dell’altro come minaccia alla nostra salute, sarà su questa paura che, interiormente, dovremo lavorare. 

 

Il distanziamento dall’altro ha attivato in noi il distanziamento anche emotivo dall’altro portando ad un nocivo individualismo e egocentrismo. 

 

Un valore fondamentale di Casa dell’Ascolto è quello dell’inclusione,  di dare voce ed ascolto a chi svolge il difficile compito dell’educare e del crescere, del benessere proprio e dell’altrui persona, anche per chi non é coinvolto direttamente nel processo educativo , crediamo in una costante formazione e auto formazione, meglio ancora, autoeducazione che aiuti a dare senso e significato al proprio agire. Insieme ce la possiamo fare,  un pensiero muove altro pensiero e altro pensiero muove un cambiamento,  forse piccolo, piccolissimo, ma ne vale sempre la pena!

 

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Miriam
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